Volo UTA 772 | |
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Tipo di evento | Attentato terroristico |
Data | 19 settembre 1989 |
Tipo | Esplosione in volo a causa di una bomba |
Luogo | Deserto del Sahara |
Stato | ![]() |
Coordinate | 16°54′00″N 11°59′00″E |
Numero di volo | UT-772 |
Tipo di aeromobile | McDonnell Douglas DC-10-30 |
Operatore | UTA |
Numero di registrazione | N54629 |
Partenza | Aeroporto di Brazzaville - Maya-Maya, Brazzaville, Repubblica del Congo |
Scalo intermedio | Aeroporto di N'Djamena-Hassan Djamous, N'Djamena, Ciad |
Destinazione | Aeroporto di Parigi Charles de Gaulle, Parigi, Francia |
Occupanti | 170 |
Passeggeri | 156 |
Equipaggio | 14 |
Vittime | 170 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il volo UTA 772 era un volo di linea programmato operante da Brazzaville, Repubblica del Congo, via N'Djamena in Ciad, per l'aeroporto di Parigi Charles de Gaulle a Parigi, in Francia.
Il 19 settembre 1989 un McDonnell Douglas DC-10 decollò dall'aeroporto di N'Djamena-Hassan Djamous alle 12:13 UTC, per esplodere 46 minuti dopo (ore 12:59 UTC) sul deserto del Sahara, vicino alle città di Bilma e Ténéré, nel deserto del Ténéré a nord-est del massiccio del Termit, in Niger. L'esplosione ed il successivo schianto provocarono la morte di tutti i 156 passeggeri e 14 membri dell'equipaggio, inclusa Bonnie Pough, moglie dell'ambasciatore statunitense in Ciad, Robert Pough.
Una Commissione investigativa dell'ICAO determinò la causa dell'esplosione in un attentato, realizzato tramite una bomba nascosta in una valigia caricata nella stiva dell'aereo a Brazzaville.[1]